Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, il panorama dei bonus fiscali sta per cambiare in modo significativo, influenzando molte delle agevolazioni fiscali che negli ultimi anni hanno incentivato ristrutturazioni e interventi di efficientamento energetico. Questa nuova legge prevede infatti una progressiva riduzione delle aliquote di detrazione, in particolare per alcuni interventi edilizi che fino ad ora hanno goduto di incentivi generosi. Vediamo nel dettaglio cosa comporterà questa novità e come impatterà chi desidera avviare lavori di ristrutturazione o miglioramento energetico nella propria abitazione.
Modifiche ai bonus per ristrutturazioni ed efficientamento energetico
La riduzione delle agevolazioni fiscali riguarderà soprattutto i bonus per la ristrutturazione e per l’efficientamento energetico, come il Superbonus 110% e l’Ecobonus. Questi strumenti, introdotti per incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare e la riduzione dei consumi energetici, subiranno una riduzione progressiva delle aliquote di detrazione a partire dal 2024.
Il Superbonus 110%, che ha rappresentato una spinta decisiva per molti proprietari di casa a intraprendere interventi di miglioramento energetico, scenderà gradualmente fino ad attestarsi su percentuali più basse. Questo significa che, a partire dal prossimo anno, chi vorrà avviare lavori di riqualificazione energetica dovrà tenere conto di una minore convenienza fiscale rispetto al passato. Anche per l’Ecobonus, che agevola interventi come la sostituzione di infissi, la coibentazione o l’installazione di pannelli solari, si prevede una riduzione delle aliquote detraibili, portando a una diminuzione del vantaggio economico per i contribuenti.
Gli effetti sulla cessione del credito e sconto in fattura
Come mette in evidenza l’azienda Mavis Srl che si occupa di vendita serramenti a Udine, un altro aspetto che verrà rivisto con la Legge di Bilancio 2024 è la possibilità di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura, strumenti che hanno permesso a molti cittadini di usufruire dei bonus fiscali senza anticipare l’intero costo dei lavori. La cessione del credito e lo sconto in fattura hanno avuto un ruolo cruciale nell’ampliare l’accesso alle agevolazioni fiscali, in particolare per chi non aveva una capienza fiscale sufficiente per beneficiare direttamente delle detrazioni.
A partire dal 2024, però, il governo ha previsto una stretta su questi strumenti, riducendone l’applicabilità e rendendo più rigidi i criteri per la loro concessione. Questo cambiamento potrebbe rendere più complesso per molti contribuenti accedere ai bonus, in quanto non sarà più possibile dilazionare il costo dei lavori attraverso la cessione del credito a banche o altre istituzioni finanziarie con la stessa facilità di prima. Di conseguenza, chi intende sfruttare queste agevolazioni dovrebbe pianificare attentamente i propri interventi, considerando la minore flessibilità offerta da questi strumenti.
Bonus casa e la riqualificazione edilizia: cosa resta invariato
Nonostante la riduzione delle aliquote per molti interventi, alcuni bonus casa continueranno a esistere anche nel 2024, sebbene con percentuali di detrazione ridotte. Ad esempio, il bonus ristrutturazioni, che copre una vasta gamma di lavori, tra cui il rifacimento degli impianti, la manutenzione straordinaria e l’adeguamento antisismico, rimarrà in vigore, anche se con aliquote di detrazione più basse rispetto agli anni precedenti.
Un altro incentivo che rimarrà attivo è il bonus mobili, che permette di detrarre parte delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici a seguito di interventi di ristrutturazione. Anche in questo caso, però, ci sarà una riduzione della percentuale di detrazione, il che significa che i contribuenti potranno recuperare una parte inferiore della spesa rispetto al passato.
Le nuove prospettive per il risparmio energetico
Sebbene la riduzione dei bonus fiscali rappresenti un freno per molti interventi di efficientamento energetico, il governo ha annunciato nuove iniziative che potrebbero incentivare la transizione verso edifici più sostenibili. In particolare, si parla di un rafforzamento delle politiche a favore dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e del settore privato, con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale e l’abbattimento delle emissioni di CO2.
Per i privati, inoltre, si prospettano incentivi mirati a favorire l’installazione di impianti a energie rinnovabili, come pannelli solari e pompe di calore, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione a livello europeo. Questi nuovi incentivi potrebbero compensare in parte la riduzione dei bonus tradizionali, offrendo comunque delle agevolazioni interessanti per chi decide di investire nel miglioramento energetico della propria abitazione.
Come pianificare gli interventi futuri
Alla luce di queste modifiche, chi ha intenzione di intraprendere lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica dovrebbe valutare con attenzione i tempi e le modalità di intervento. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, sarà infatti fondamentale capire quale sia la detrazione fiscale applicabile al proprio caso specifico e verificare se conviene avviare i lavori entro la fine dell’anno in corso, per sfruttare ancora le aliquote attuali.
Inoltre, dato il minor accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura, diventerà importante pianificare anche l’aspetto finanziario dell’intervento, considerando eventuali prestiti o soluzioni di finanziamento per coprire i costi iniziali dei lavori. Rivolgersi a professionisti del settore può aiutare a orientarsi meglio tra le nuove regole e ottenere il massimo dai bonus ancora disponibili.
Impatti sul mercato immobiliare e sulla domanda di ristrutturazioni
La riduzione delle agevolazioni fiscali potrebbe avere anche un impatto sul mercato immobiliare, influenzando la domanda di ristrutturazioni e riqualificazioni. Negli ultimi anni, i bonus fiscali hanno rappresentato un incentivo chiave per molti proprietari, stimolando la domanda di interventi di miglioramento delle abitazioni. Con la progressiva riduzione degli incentivi, è probabile che la domanda subisca un rallentamento, con conseguenze anche per le imprese del settore edilizio e per i fornitori di servizi correlati.
Nonostante ciò, il crescente interesse verso l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale potrebbe continuare a sostenere il settore delle ristrutturazioni, anche se in maniera più selettiva. Le normative sempre più stringenti in termini di prestazioni energetiche degli edifici potrebbero infatti spingere molti proprietari a intervenire comunque sui loro immobili, anche senza il pieno sostegno dei bonus fiscali.
Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2024, il panorama delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento energetico è destinato a cambiare sensibilmente. Sebbene molti dei bonus attuali subiranno una riduzione, il settore continuerà a offrire opportunità interessanti per chi intende migliorare le prestazioni energetiche della propria casa, a patto di pianificare attentamente gli interventi e sfruttare al meglio le agevolazioni ancora disponibili.