Guadagnare spazio vivibile, con una stanza luminosa, è il sogno di molti italiani. Per realizzarlo sarebbe sufficiente andare a chiudere una veranda e godersi tutti i benefici di un nuovo spazio multifunzionale.
Ci sono però diversi interrogativi: che tipo di interventi saranno necessari? Quali permessi si renderanno indispensabili? A quali costi si andrà incontro per la realizzazione?
La burocrazia
La fase burocratica inerente ai permessi e ai vincoli per andare a chiudere o ristrutturare una veranda è senza dubbio la parte più complessa e antipatica dell’intera operazione.
Questo tipo di intervento va a modificare il volume dell’abitazione ed è quindi soggetto a restrizioni e vincoli legislativi. Ad esempio, le verande non sono considerate come abitabili e dunque non possono essere destinate a camere da letto, ma al massimo a zone living.
L’importante in questo caso è che la loro estensione non superi il 25% dell’estensione totale dell’immobile: in sostanza non deve superare il quarto della superficie totale.
È un territorio molto delicato quello degli interventi che modificano la volumetria dello stabile; dunque, è bene verificare con attenzione tutti i permessi necessari.
Se la casa è indipendente sarà sufficiente chiedere i permessi al comune di residenza, grazie ad una dichiarazione di inizio attività, mentre se si risiede in un condominio, oltre all’autorizzazione comunale, sarà necessario fornirsi di un permesso anche da parte dei condomini.
La fase di progettazione
Per iniziare la parte più divertente dell’intera operazione, la progettazione, è necessario rivolgersi a dei veri esperti del settore ed escludere totalmente l’idea di ideare lo spazio in proprio.
Per chiudere la veranda è possibile scegliere tra varie ipotesi: vetrate fisse con finestre e porte finestre per uscire, vetrate scorrevoli, vetrate a battente, ecc.
Il concetto di fondo, quando si interviene su una veranda, è senz’altro quello di mantenere una grande luminosità e, visto che è possibile, garantire una grande efficienza energetica montando magari degli infissi a taglio termico, con vetri isolanti e certificati.
Anche il materiale da utilizzare per la realizzazione dei pavimenti è da prendere seriamente in considerazione: gres porcellanato, cotto, legno, ceramica… tutte opzioni valide per dare il giusto stile al nuovo spazio.
A questo proposito è necessario valutare anche la possibilità di sfruttare le caratteristiche innovative offerte dai pavimenti resilienti in PVC che possono essere stampati con qualsiasi immagine o andare a riprendere qualunque tonalità: legno, marmo, pietra…
Al fine di chiudere la veranda è fondamentale andare a scegliere i materiali migliori sotto tutti i punti di vista. Efficienza e stile sono gli elementi da considerare maggiormente.
Il legno, ad esempio, è senza dubbio il materiale più affascinante in assoluto, ma ha bisogno di periodiche manutenzioni e ha generalmente un costo più alto rispetto ad altre soluzioni.
L’alluminio invece si distingue particolarmente per la sua efficienza e per la sua durevolezza nel tempo. Se utilizzato con sapienza, magari in combinazione con ampie vetrate, riesce a garantire anche un impatto estetico molto piacevole.
Il PVC è senza dubbio uno dei materiali maggiormente presi in considerazione da chi riadatta una veranda: è capace di fornire prestazioni eccellenti in quanto a isolamento acustico e termico, non ha necessità di manutenzioni e può riprodurre abbastanza fedelmente anche l’effetto legno.