La cucina all’americana è quella che abbiamo visto in mille film e sit-com a stelle e strisce. Un ambiente molto ampio, spesso associato al soggiorno/zona pranzo e fornito di un’isola che non somiglia molto ai mobili a cui siamo abituati noi in Italia. Gli americani vivono molto del loro tempo fuori casa, rientrano soltanto la sera e l’unico ambiente in cui la famiglia si ritrova – per mangiare e guardare la TV, o per giocare – è proprio la cucina.
Dunque la cucina all’americana è ultra vivibile, perfettamente attrezzata per ogni occasione, e soprattutto per avere tutto a portata di mano, subito. Ma questo modello si adatta alle nostre usanze europee? In cosa funziona e in cosa no?
Cucine all’americana, l’importanza dell’isola
Nelle cucine all’americana, l’isola è molto importante. Spesso talmente fondamentale che gli acquirenti di una casa potrebbero rinunciare al contratto, se la cucina non ha un’isola come si deve! Anche le cucine italiane hanno, a volte, l’isola centrale o la “penisola” a L. Ma il modello americano è tutt’altra cosa.
Quasi sempre, l’isola americana deve stare al centro tra cucina e soggiorno perché serve entrambi gli ambienti. Da un lato funge da tavolo per la colazione, o per un pasto veloce, o per piano su cui appoggiare le portate prima di portarle al tavolo da pranzo. Dall’altro è la zona in cui si concentrano quasi tutti gli elettrodomestici. Nella cucina americana spesso è inclusa la cucina con i fuochi e forno, la lavastoviglie, il microonde e i mobili in cui conservare pentole e piatti più importanti. Ogni tanto contiene anche il lavello, anche se lo standard americano vuole che questo sia messo a parete, meglio se davanti a un’ampia finestra.
Nei prossimi paragrafi potrai approfondire pro e contro, ma se sei interessato a scoprire di più sulle cucine con isola ti consiglio la lettura di questo articolo.
Vantaggi dell’isola all’americana
Avere una grande isola centrale è un vantaggio per chi ama cucinare e ricevere ospiti a pranzo. Concentra in un unico punto tutto il necessario per preparare i pasti, senza bisogno di correre da un lato all’altro dei pensili. Consente a chi cucina di partecipare alle discussioni con gli ospiti, senza isolarsi durante la preparazione della cena o del pranzo.
Inoltre funziona come pratico ed elegante divisorio in un ambiente openspace evitando l’aggiunta di porte o paraventi e creando continuità nell’arredo. Offre inoltre una doppia faccia che consente di utilizzare quello spazio sia come tavolo che come piano da lavoro.
Gli svantaggi
Per lo standard delle case italiane, una cucina all’americana con isola centrale potrebbe essere un ingombro eccessivo. Solo costruzioni particolari, come le villette o i loft o gli attici, potrebbero permettersi una cucina simile.
Tra l’altro la nostra cultura dell’ospitalità impone che gli invitati siano protetti da qualsiasi fastidio, inclusi gli odori (non sempre piacevoli) della cucina, o la visione di polli crudi o pesci da desquamare!
Gli italiani preferiscono cucine più piccole, anche senza isola, ma magari isolate dal resto della zona pranzo da un muretto, da una parete mobile, da una parete attrezzata. Ultimamente anche da noi vanno di moda gli open space, dove la cucina “guarda” al soggiorno. Ma i fornelli al centro, in un’isola gigante, sarebbero davvero fuori luogo!